"Quando trovate nello stesso periodo decine di articoli dedicati sempre allo stesso locale, da qualche parte c’è stata una cena a scrocco". Descrizione perfetta! :) È l'articolo migliore che abbia letto sulla nostra pazza professione. Ai prossimi che mi chiedono lumi sulle mie mangiate inoltrerò direttamente il tuo pezzo.
Grazie Simone, poi ovviamente ho fatto e faccio ancora (poco) parte del meccanismo, quindi non sono esente da critiche. Interessanti anche le newsletter sul tema di Mariachiara Montera e Lavinia Martini (uscite entrambe questa settimana, credo ovviamente per caso).
“Se il giornalismo gastronomico non può permettersi di pagare il ristorante stellato allora non bisogna parlare di ristoranti stellati, mi sembra logico”. Sante parole e sarebbe bellissimo che fosse così.
D'accordissimo con Chiara. Poi però bisognerebbe parlare anche di tutti gli interessi dei brand -che investono sui giornali - nei confronti dei ristoranti di alta gamma.
E bisognerebbe parlare anche di come molti, moltissimi giornalisti scrivano solo su invito. E quindi anche una minima obiettività se ne va dalla finestra volando. Sarebbe bello vedere riemergere la figura dei cronisti-giornalisti separata nettamente da quella dei critici gastronomici. Ma poi ricordo che la critica gastronomica è defunta (e che forse nemmeno interessa più a clienti che si dividono tra persone interessate all’aspetto social/visuale/ioc’ero e quelli che sono lì, prosaicamente, per mangiare.
Quarta via: diventi uno YouTuber famoso e controverso e attiri l'attenzione di un quotidiano come La Repubblica che ti paga per scrivere le tue stroncature, come è successo con Franchino er Criminale.
Scherzi a parte, bellissimo pezzo, e non vedo l'ora di leggere gli altri di questa newsletter che ho da poco scoperto tramite raccomandazione di Maria Chiara Montera. L'iscrizione è d'obbligo.
"Quando trovate nello stesso periodo decine di articoli dedicati sempre allo stesso locale, da qualche parte c’è stata una cena a scrocco". Descrizione perfetta! :) È l'articolo migliore che abbia letto sulla nostra pazza professione. Ai prossimi che mi chiedono lumi sulle mie mangiate inoltrerò direttamente il tuo pezzo.
Grazie Simone, poi ovviamente ho fatto e faccio ancora (poco) parte del meccanismo, quindi non sono esente da critiche. Interessanti anche le newsletter sul tema di Mariachiara Montera e Lavinia Martini (uscite entrambe questa settimana, credo ovviamente per caso).
“Se il giornalismo gastronomico non può permettersi di pagare il ristorante stellato allora non bisogna parlare di ristoranti stellati, mi sembra logico”. Sante parole e sarebbe bellissimo che fosse così.
D'accordissimo con Chiara. Poi però bisognerebbe parlare anche di tutti gli interessi dei brand -che investono sui giornali - nei confronti dei ristoranti di alta gamma.
E bisognerebbe parlare anche di come molti, moltissimi giornalisti scrivano solo su invito. E quindi anche una minima obiettività se ne va dalla finestra volando. Sarebbe bello vedere riemergere la figura dei cronisti-giornalisti separata nettamente da quella dei critici gastronomici. Ma poi ricordo che la critica gastronomica è defunta (e che forse nemmeno interessa più a clienti che si dividono tra persone interessate all’aspetto social/visuale/ioc’ero e quelli che sono lì, prosaicamente, per mangiare.
Quarta via: diventi uno YouTuber famoso e controverso e attiri l'attenzione di un quotidiano come La Repubblica che ti paga per scrivere le tue stroncature, come è successo con Franchino er Criminale.
Scherzi a parte, bellissimo pezzo, e non vedo l'ora di leggere gli altri di questa newsletter che ho da poco scoperto tramite raccomandazione di Maria Chiara Montera. L'iscrizione è d'obbligo.
Non sono sicura che lo abbiano pagato così tanto, sai? Grazie mille a te e Maria Chiara <3